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Presentazione Progetto “Scuola di Vita”. Open day: FRECCIA – La Casa In Stazione.

Open day:   FRECCIA  –  la casa in stazione

Piazza della Repubblica 2 Figline Valdarno  25 ottobre 2017  ore 15

Presentiamo  il  nostro progetto  “Scuola di Vita”. Nella casa in stazione, i nostri ragazzi  in piccoli gruppi sperimentano in autonomia le competenze apprese a Casadasè.

 

Progetto  “Scuola di Vita”

L’obiettivo del progetto è incrementare e consolidare le abilità necessarie per la vita indipendente di un gruppo di 16 ragazzi con autismo, selezionati tra gli utenti di Casadasè.

A Casadasè si insegnano proprio queste abilità, operando in un ambiente opportunamente strutturato e protetto, che faciliti al massimo l’apprendimento, ma i nostri ragazzi incontrano un’estrema difficoltà nel generalizzare i comportamenti acquisiti; non è detto, cioè, che siano capaci di svolgere efficacemente lo stesso compito in situazioni e contesti diversi.

Il progetto “Scuola di Vita” ha come scopo la verifica delle abilità dei nostri utenti in un contesto naturale.

Abbiamo ottenuto in comodato d’uso  da Ferrovie dello Stato un appartamento al primo piano della stazione di Figline Valdarno, luogo ideale per realizzare il nostro progetto. Figline infatti è una vera città, con servizi di tutti i generi: negozi, supermercati, bar e ristoranti, biblioteca, teatro, due cinema, numerosi impianti sportivi. E’ però un luogo a misura d’uomo, dove i ragazzi possono orientarsi facilmente in autonomia, con una buona sicurezza.

Quattro gruppi di quattro ragazzi ciascuno effettuano brevi soggiorni (da 24 a 48 ore) a cadenza mensile, accompagnati da due educatori, che assumono, tranne casi di necessità, il ruolo di osservatori, impegnati nella raccolta dati sulla cui base si aggiorneranno gli obiettivi del lavoro educativo.

Nel contesto naturale di una vera casa i ragazzi sperimentano le competenze apprese e sviluppate presso Casadasè.

Non si tratta semplicemente di sbrigare le incombenze quotidiane: a monte di queste attività apparentemente semplici ci sono competenze complesse dal punto di vista cognitivo. Si richiede inoltre un forte impegno dal punto di vista della relazione e della capacità di scelta: occorre confrontarsi all’interno del gruppo per programmare e distribuire le diverse attività, sapersi orientare nell’ambiente esterno e adottare comportamenti adeguati dal punto di vista sociale.

Come supponevamo al momento dell’ideazione del progetto, questa esperienza si sta rivelando preziosa sia per i nostri utenti, che la percepiscono come impegnativa ma fortemente gratificante, sia per gli operatori, che hanno la possibilità di verificare i risultati del loro lavoro e acquisiscono, in un contesto naturale, informazioni nuove e a volte impensate.

 

Rassegna Stampa:

Articolo su la “Repubblica” del  3 ottobre 2017″

Articolo Corriere della Sera # Buone Notizie del 3 ottobre 2017

 

 

 

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