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Mostra Filippo Zoi – “Tutte le streghe che ho in mente”

La mostra ‘Tutte le streghe che ho in mente – Le streghe di Filippo nel Chiostro di Villa Vogel’ raccoglie in 34 tavole una scelta delle 2127 vignette (878 tavole) che Filippo Zoi ha realizzato in quasi 4 anni di lavoro.
La versione completa di quello che lui chiama ‘fumetto delle streghe’ vedrà la luce entro la fine del 2021 in una sorta di ‘libro artigianale in più volumi’.
Il ‘fumetto delle streghe’ trae ispirazione dal libro “Il Piccolo Popolo – Streghe”, scritto da Francesca Lazzarato e illustrato da Desideria Guicciardini (alle quali va il nostro ringraziamento per la disponibilità), arricchito dalle streghe incontrate da Filippo nella sua vita: nelle letture scolastiche e non, nei cartoni animati, in tutte quelle persone che, per i loro comportamenti con lui, ha ‘trasformato’ in streghe. Ne è nata una specie di ‘enciclopedia delle streghe’ di Filippo.
Anticipiamo qui l’introduzione al libro scritta dall’artista di suo pugno, dove spiega da par suo sia la genesi dell’opera, sia il suo metodo di lavoro.
“Il fumetto delle streghe è di 2127 vignette.
Ho cominciato a fare il fumetto delle streghe il 14 gennaio 2018 ed ero al primo passaggio, cioè il disegno a matita, che è durato fino a dicembre 2018.
A dicembre 2018, quasi a fine, ho iniziato il secondo passaggio, cioè colorare le vignette.
Ho continuato nel 2019 fino alla primavera del 2020. Poi ho cominciato il terzo passaggio, cioè ripassare i contorni dei disegni con i pennarellini neri.
Il terzo passaggio è durato fino alla primavera del 2021, seguito dal quarto e penultimo passaggio, cioè scrivere al computer le didascalie delle vignette.
Il quinto e ultimo passaggio è l’impaginazione in un libro, completa del titolo e della copertina.
Così è finito.
Prima, nelle estati passate, dal 22 agosto 2013, con la mamma, ho letto il libro “Il Piccolo Popolo – Streghe”,
scritto da Francesca Lazzarato e illustrato da Desideria Guicciardini. Poi ne ho scritto il riassunto.
Il riassunto l’ho fatto quando avevo iniziato le superiori, alla fine della seconda, prima di passare in terza.
Avevo compiuto 16 anni, prima che ne compissi 17. Sono rimasto fermo nel 2014, nel 2015, nel 2016 e nel 2017, poi il fumetto l’ho iniziato quando avevo compiuto 21 anni e l’ho finito a 24 anni.
Il lavoro sul fumetto è durato in tutto 4 anni.
La mamma mi ha aiutato a leggere il libro e a scrivere il riassunto, il babbo a scrivere le didascalie.”

Filippo Zoi

Video proiettato alla mostra


Video inaugurazione

 

Allestimento mostra a cura di
Claudio Pini

BIOGRAFIA
Filippo Zoi (Bagno a Ripoli, Firenze, 1996) è un artista autodidatta, che usa per lo più tecnica mista.
Tra le sue opere, sono da ricordare alcuni “fumetti” ispirati a personaggi quali Pinocchio, Godzilla e altri. Ha all’attivo mostre a Firenze, Fiesole, Pistoia, Milano, Torino, Ancona e Pisa, nell’àmbito
della rassegna internazionale itinerante ‘L’arte risveglia l’anima’, che raccoglie opere di artisti
rientranti nello spettro autistico. Nel 2013/2014 ha collaborato al Progetto Piccoli del Teatro
Comunale di Antella (Firenze). Assieme al padre Enrico ha firmato nel 2018 il libro ‘Favole per
Irene’ e nel 2020 il seguito ‘Lo Zampacchione Giallo e altre storie’, entrambi pubblicati da Sarnus.
Dal 2007 risiede nel Quartiere 4

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