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Disability card, dopo anni di attesa arriva anche in Italia:

ecco cos’è e come funziona. Ora mancano gli accordi per i servizi

Grazie ad un QR code riportato sul retro della carta, tutte le persone con uno smartphone potranno riconoscere e certificare la condizione di disabilità del titolare. La procedura per il rilascio della card è possibile tramite il sito dell’Inps
Arriva anche in Italia la Disability card dopo l’ok del Garante della Privacy. E’ un nuovo strumento che potrà essere utilizzato per migliorare l’inclusione nei Paesi UE delle persone con disabilità. Si può ottenerla facendo richiesta gratuita online sulla piattaforma dell’Inps. Ad annunciarlo il 10 novembre è il ministro per le Disabilità Erika Stefani che ha spiegato come la carta “si inserisce in un percorso di semplificazione e sburocratizzazione, richiesto dalle famiglie e dalle associazioni”. Contattato da Ilfattoquotidiano.it la ministra Stefani spiega che “la Disability card permette l’accesso gratuito o a tariffe agevolate, a beni servizi e luoghi della cultura ma non solo, ed è anche uno strumento utile a sostituire i verbali cartacei che attestano la condizione di disabilità”. Si tratta di un primo passo ufficiale, un po’ tardivo, atteso da anni dalle associazioni e previsto dall’Unione Europea per implementare vari programmi a sostegno dei diritti delle persone disabili. La Disability card è richiedibile ma andrà “riempita” con i servizi annessi che verranno poi formalizzati attraverso futuri accordi e convenzioni tra lo Stato e altri enti pubblici/privati che vi aderiranno.


Come funziona la Disability card?
 – Grazie ad un QR code riportato sul retro della carta, tutte le persone con uno smartphone potranno riconoscere e certificare la condizione di disabilità del titolare. La procedura per il rilascio della card è possibile tramite il sito dell’Inps e la richiesta potrà essere inoltrata dagli aventi diritto o anche dalle Associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, abilitate dall’Inps all’uso del canale telematico. Nella domanda online, ad esempio, dovranno essere inseriti il nome e cognome del richiedente, codice fiscale, domicilio della persona con disabilità o quello del suo tutore, curatore, procuratore o di altro rappresentante previsto dalla legge, oltre che l’indirizzo di residenza, indirizzo di spedizione, numero di telefono fisso o cellulare. Si dovrà anche allegare una fotografia in formato tessera. Una volta verificati dall’Inps i dati inseriti e la correttezza dei requisiti per il rilascio, la tessera verrà spedita al richiedente presso l’indirizzo indicato, e la procedura sarà completata entro 60 giorni dalla richiesta. Nel caso in cui la carta si dovesse deteriorare o venga smarrita o rubata si dovrà rifare una nuova richiesta sempre online all’Inps. E’ importante inoltre sottolineare che in caso di furto o smarrimento sarà necessario allegare la relativa denuncia all’autorità competente, perché la Disability card ha valore sia di documento di identità, in quanto fornito di dati e di fototessera, che di documento di riconoscimento dell’invalidità. La tessera è riprodotta dall’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato, anche in codice braille, apponendo nella parte frontale la sigla dello Stato emittente, un ologramma metallizzato riportante la bandiera UE ed avrà una ulteriore indicazione nel caso in cui la persona che l’abbia richiesta sia un soggetto che necessiti di accompagnatore.

Chi ne ha diritto? E’ una misura già prevista dal programma dell’UE 2014-2020 in materia di disabilità – Finalmente anche l’Italia si dota di una carta di questo tipo e che consentirà l’accesso a tutte le agevolazioni di beni e servizi che saranno però attivati tramite protocolli d’intesa o convenzioni tra l’Ufficio per le Politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e soggetti pubblici e privati. “Ringrazio in particolare il presidente Tridico per la sensibilità dimostrata e per l’impegno costante da parte degli uffici di Inps al progetto. Stiamo stipulando diverse convenzioni con strutture pubbliche e private, e prevediamo i primi rilasci delle card entro l’anno”, dice il ministro Stefani. Ne hanno diritto tutte le persone con disabilità dal 67 al 100% di invalidità. La durata della carta è di un massimo di 10 anni, poi deve essere rinnovata. Il Centro Studi Giuridici di HandyLex spiega che “la Disability card è parte integrante di un percorso indicato dal Regolamento UE n. 1381/2013, che nell’àmbito del programma “Diritti, Uguaglianza e cittadinanza per il periodo 2014/2020”, prevedeva come obiettivo specifico la promozione e la protezione dei diritti delle persone con disabilità”. Secondo HandyLex la Disability Card può essere considerato “uno strumento per semplificare il processo di inclusione sociale, consentendo un accesso molto più spedito e rapido ai servizi ed alle agevolazioni per le persone con disabilità”. Viene anche specificato che “la Carta Europea della Disabilità si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati Membri per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’UE 2010/2020 in materia di disabilità, finalizzata all’introduzione di una tessera che permetta l’accesso delle persone con disabilità a servizi in coerenza reciproca con gli altri Paesi dell’UE, per consentire la piena inclusione nella vita sociale della comunità”. La notizia è stata commentata con positività dal presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, Vincenzo Falabella. La FISH è da anni che si stava impegnando con le istituzioni preposte alla creazione della carta. “Esprimo una certa soddisfazione”, dice al Fatto.it Falabella, “per l’introduzione di questa tessera unica, che permetterà l’accesso alle persone con disabilità a vari servizi, consentendone un importante passo avanti rispetto all’inclusione nella vita sociale della comunità. Lo Stato italiano si adegua a quanto già stabilito dall’UE”.

Articolo tratto da “ Il Fatto Quotidiano”

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