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Autismo Welcome: Maria Carla Morganti ci spiega il progetto e la bella storia di Casadasé

Oggi è il giorno di Autismo Welcome, un nuovo progetto dell’Associazione Autismo Firenze Casadasé. Per capire di che si tratta abbiamo interpellato Maria Carla Morganti, laureata in Lettere Moderne, insegnante di italiano e storia alle scuole superiori in pensione, volontaria e presidente dal 2010 dell’associazione.

“Autismo Welcome – spiega – è un progetto finalizzato a rendere la città di Firenze più accessibile per le persone con autismo, creando condizioni favorevoli alle loro speciali esigenze nel maggior numero possibile di situazioni. Esistono progetti simili in altre città, ma siamo ancora all’inizio. A Firenze è realizzato con il patrocinio del Comune e il sostegno della Società della Salute. Si rivolge ai residenti, il cui numero, tra adulti e minori, è stimato in 1800 / 2000 soggetti, ma anche, data la vocazione turistica della città, ai visitatori, in particolare alle famiglie che viaggiano con bambini e ragazzi affetti da autismo”.
Quali azioni Casadasé sta portando avanti per sostenere questi progetto anche in vista del 2 aprile, giornata mondiale per l’autismo?

“Il progetto prevede un corso di formazione, tenuto da Autismo Firenze, per il personale degli esercizi pubblici, mentre per i musei è già stato realizzato, sempre da Autismo Firenze, un corso di formazione a cui hanno aderito diversi musei della città. Il progetto pilota è stato condotto dagli aderenti all’Associazione Centro Commerciale Naturale Le Cure, composto da circa 60 esercenti, che ringrazio insieme all’Associazione di Promozione Sociale Le Curandaie, che ha offerto gratuitamente i locali. Al termine del corso, sarà rilasciato un contrassegno (un adesivo da applicare alla vetrina o un espositore da banco), che qualificherà l’esercizio come capace di accogliere, in un ambiente adatto e consapevole, la persona con autismo. Ai partecipanti resterà un opuscolo come promemoria dei contenuti trattati nell’ambito di questa attività di formazione. Autismo Firenze produrrà una serie di storie sociali, da pubblicare sul sito del Comune, finalizzate a facilitare l’approccio delle persone con autismo alle diverse situazioni proprie dei vari esercizi commerciali. Il Comune pubblicherà sul sito una mappa che evidenzi i servizi accessibili. In particolare, per il 2 aprile, è stata organizzata una raccolta fondi per sostenere le attività istituzionali di Autismo Firenze: negli esercizi pubblici che hanno aderito al progetto e in alcuni banchi in città (piazza Strozzi, Via Roma, piazza delle Cure) saranno esposte delle spille di feltro azzurro a forma di riccio che potranno essere acquistate con una offerta minima di 3 euro. Lo slogan è semplice, efficace e suggestivo: «Basta sapermi prendere». Il riccio è un animale coperto di spine, ma con alcune semplici accortezze, lo si può prendere e accogliere. Lo stesso vale per le persone autistiche, che potranno rivelare caratteristiche, capacità, sensibilità e talenti inaspettati. Le spille sono state sapientemente realizzate dalla sartoria sociale Flo Concept, che ha aderito con convinzione alla nostra causa e con cui abbiamo instaurato una proficua collaborazione”.

 

Ma cosa è Casadasé e quali altri progetti sta portando avanti?
“Casadasé è un Centro per la riabilitazione intensiva di adulti con autismo, gestito dal 2011 da Autismo Firenze in convenzione con l’Azienda Sanitaria. L’obiettivo è quello di ottenere per ciascun ragazzo la massima autonomia possibile in vista di una vita indipendente. La struttura lavora per una media di 42 ore settimanali, il numero degli utenti è attualmente di 40, dai 18 ai 37 anni, con diversi livelli di funzionamento: dal medio-basso all’alto (Sindrome di Asperger). Tutti loro hanno caratteristiche personali e livelli di autonomia molto diversi e quindi per ognuno si effettua una valutazione funzionale e si stende un piano educativo specifico, con obiettivi, strategie e programmi di lavoro calibrati sulle caratteristiche individuali. Anche la frequenza è fissata in relazione agli obiettivi da raggiungere. L’intervento riabilitativo riguarda diversi ambiti: la cura di sé e dell’ambiente, le abilità domestiche, le aree cognitiva e relazionale, le capacità lavorative. Il monitoraggio è continuo e la raccolta dati dà luogo ad una rappresentazione oggettiva dell’andamento del lavoro, che permette di apportare al programma tutti gli aggiustamenti necessari in tempo reale e costituisce materia di condivisione con le famiglie e i servizi”.

La situazione dell’autismo oggi a Firenze?
“A Firenze esistono diverse strutture che accolgono persone con autismo; la domanda di servizi supera però ampiamente l’offerta”.

 

tratto da FIRENZE MAGAZINE

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